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(Immagini Publifoto, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università di Parma).
Dal 14 al 21 giugno 1951, si svolse a Roma la visita ufficiale del Cancelliere tedesco, Konrad Adenauer, due settimane dopo lo scambio di ambasciatori fra Italia e Germania ovest. L’incontro con Alcide De Gasperi confermò la sintonia tra i due statisti e le motivazioni degli obiettivi comuni. A differenza della Francia, dove Adenauer si recò in occasione del suo primo viaggio all’estero da Cancelliere nel mese di aprile, in Italia egli fu accolto con tutti gli onori dovuti a un vero capo di governo e leader politico, a conferma della linea degasperiana volta al pieno coinvolgimento di Bonn nella solidarietà dell’Europa democratica. Il Presidente del Consiglio italianoi parlò della difesa della pace e della democrazia in Europa con argomenti e accenti simili a quelli adenaueriani.
Dopo l’incontro con il Cancelliere tedesco, De Gasperi dichiarò: «Adenauer […] dimostra una chiaroveggenza e, soprattutto, una coscienza della sua missione di ricostruzione del suo Paese e dell’Europa che ci fa piacere: […] una visione di collaborazione europea in senso democratico, in senso di forze libere, in senso di giustizia fra le Nazioni e di eguaglianza di diritti fra gli uomini e le classi» (Archivio Storico Istituto Luigi Sturzo, ASILS).
In un intervento alla Camera dei Deputati del 16 agosto, il Presidente del Consiglio italiano tornò sul suo incontro con Adenauer, sostenendo che la comunanza di vedute poteva «salvarci dai ritorni di fiamma di vecchi nazionalismi, come dall’insidia dei nuovi totalitarismi». Questa, spiegò De Gasperi, «è la nostra opera per la salvezza dell’Europa» (Atti Parlamentari, Camera dei Deputati).