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Dopo l’esito favorevole delle elezioni politiche del 18-19 aprile 1948, che determinarono la scelta democratica del Paese, il Governo italiano guidato da Alcide De Gasperi poté concentrare maggiormente la propria attenzione sulla politica estera e di sicurezza, in particolare sugli sviluppi in corso in Europa. Il Patto di Bruxelles non annoverava l’Italia tra gli stati membri e l’esecutivo passò all’azione affinché venisse invece inclusa nel nuovo consesso europeo. Il 14 luglio, in un messaggio alle ambasciate di Londra, Mosca, Parigi e Washington, la segreteria politica del Ministro degli Affari Esteri, Carlo Sforza, chiariva che in virtù della sua storia, cultura e tradizione, dei suoi ideali e della sua posizione geografica, l’Italia apparteneva al gruppo di nazioni occidentali. «Come fare l’Europa?», si chiedeva Sforza (“Unione Europea, storia di un’amicizia. Adenauer, De Gasperi, Schuman”, a cura della Fondazione De Gasperi, Itaca 2017, p. 32).