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Il 15 febbraio 1949, De Gasperi pronunciò un discorso alla Camera dei Deputati in vista della partecipazione italiana alla riunione di Londra prevista nel maggio successivo per la nascita del Consiglio d’Europa. Nella visione di De Gasperi, «un’Europa unita in un programma di ricostruzione economica e di giustizia sociale, governata da democrazia parlamentare, non può essere che un fattore di intesa, di mediazione, di pace» (“Il Popolo”, 16 febbraio 1949).
De Gasperi fornì grande sostegno anche ai movimenti europeisti. In occasione della riunione a Bruxelles del Consiglio internazionale del Movimento Europeo, il 24 febbraio 1949, il Presidente del Consiglio italiano inviò un inviò un messaggio che fu letto all’inaugurazione dei lavori, coordinati dal Presidente del Consiglio belga, Paul-Henri Spaak. Nel testo, De Gasperi respingeva qualsiasi accusa di utopia e collegava le iniziative del movimento nell’alveo della concreta azione dei governi.
La dichiarazione finale della delegazione italiana, redatta sicuramente con l’avallo di De Gasperi, chiedeva che l’unificazione in fieri avesse sin dagli inizi un carattere federale.
«Voi vi riunite in un’ora in cui l’Unione dell’Europa non è più una aspirazione ma un atto concreto che si evolve ormai di forza propria secondo l’impulso che il nostro movimento, anticipando l’azione dei governi, ha contribuito così notevolmente a imprimergli».
(Discorso al Consiglio internazionale del Movimento Europeo, Archivi Storici dell’Unione Europea, ASUE – Fondo Alcide De Gasperi)