Il menu fluttuante rende più piacevole l'interazione tra gli studenti e il sito. Aumenta l'usabilità e l'attrattiva della pagina.
Nessun docente trovato
Il 15 marzo 1951, nel corso della sua visita nel Regno Unito, accompagnato dal Ministero degli Affari Esteri, Carlo Sforza, il Presidente del Consiglio italiano, Alcide De Gasperi pronunciò un discorso al gruppo britannico dell’Unione interparlamentare europea, riunito presso la Camera dei Comuni. Nel suo intervento, De Gasperi sottolineò «l’enorme importanza della collaborazione europea» nel settore della sicurezza e della difesa come presupposto indispensabile per la sopravvivenza dei sistemi democratici e per lo sviluppo socio-economico. Concetto che De Gasperì ribadì in dichiarazioni rilasciate alla stampa al termine del suo intervento alla Camera dei Comuni.
«[…] Siamo tutti convinti che la guerra non risolve i problemi. Ma il sistema della difesa atlantica è necessario se l’Europa democratica deve sopravvivere. In ordine d’importanza la difesa sociale viene prima, ma questa non può essere attuata senza la libertà e l’indipendenza. Né essa può essere attuata senza la cooperazione internazionale. Da qui l’enorme importanza della collaborazione europea. Quale sarebbe il destino di un perfetto sistema di giustizia sociale in Gran Bretagna, se in Italia (o in Francia) la democrazia dovesse soccombere perché i suoi problemi non possono essere risolti (come la sovrappopolazione in Italia) e se l’infezione si propagasse sul continente e oltre oceano? Lo stesso può essere detto per la Germania. So che vi sono obiezioni in proposito. Differenti livelli di vita, diversi costi di produzione, differenti condizioni della mano d’opera. Sono d’accordo che dobbiamo procedere per gradi, con occhio realistico. Sono d’accordo che «il piede a terra» è in generale un principio sano. Ma è anche vero che fino a quando noi non solleveremo un piede da terra non faremo alcun passo avanti. Gli uomini di Stato europei ed americani, però, riconoscono oggi che la fratellanza in armi non è sufficiente di per se stessa. Essa deve comprendere una solidarietà totale se la vittoria deve essere conseguita, non tanto sul campo quanto attraverso le nostre libere istituzioni e la giustizia sociale […]».
(Archivi Storici dell’Unione Europea, ASUE – Fondo Alcide De Gasperi)