La nostra Patria Europa

22 Febbraio 1952

De Gasperi al Consiglio Nord-Atlantico di Lisbona

Al termine della nona sessione del Consiglio Nord Atlantico che ebbe luogo a Lisbona dal 20 al 25 febbraio 1952, Alcide De Gasperi riferì alla stampa le sue valutazioni sul corso dei negoziati per la nascita della Comunità Europa di Difesa (CED). In primo luogo, il Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri italiano, mise in evidenza «come le numerose difficoltà che si frapponevano alla realizzazione della CED fossero ormai in via di superamento».

De Gasperi approfondì poi le ragioni alla base dell’impegno dell’Italia a favore dell’unità politica dell’Europa: «Nessun Governo più di quello italiano ha coscienza del fatto che l’Associazione dei sei Paesi nella CED dovrà portarsi entro breve termine a completare l’integrazione sul piano politico realizzando un’organizzazione a carattere federale. È questo un punto al quale il Governo italiano attribuisce una importanza fondamentale. Una semplice associazione di forze armate non sarebbe uno strumento efficace, una unione che potrebbe durare nel tempo, se non fosse seguita dai necessari sviluppi politici».

De Gasperi, inoltre, si dichiarò fiducioso sulla «volontà della Francia di concorrere con tutta la sua energia all’edificazione di una Europa unita e di assicurare la subordinazione dell’Esercito europeo ad un potere politico supernazionale sia pure di competenza limitata ma effettiva e responsabile di fronte ai rappresentanti delle assemblee e dei popoli europei associati».

In conclusione, De Gasperi definì «la collaborazione fra la comunità atlantica e la comunità europea […] necessaria ed essenziale», pur mantenendo una «differente fisionomia, la NATO costituendo la solida organizzazione della comunità atlantica e il baluardo della difesa del popolo libero e la CED il nucleo della Federazione europea» (“Il Popolo”, 23 febbraio 1952).

Conversazione alla radio: «Il futuro dell’Europa»

De Gasperi spiega la CED al Senato della Repubblica