La nostra Patria Europa

DOCUMENTI − DE GASPERI E LA CED

Discorso a Santa Margherita Ligure

Intervento all’apertura del vertice italo-francese,
13 febbraio 1951

Aprendo questa seduta plenaria, ripeto qui al Presidente Pleven l’espressione della nostra viva riconoscenza per aver preso l’iniziativa di questa riunione. L’iniziale giro d’orizzonte che abbiamo fatto ieri ci ha riconfermato nell’opinione che una più intima e possibilmente sistematica cooperazione franco-italiana è necessaria per fare fronte alle stesse responsabilità e alle stesse difficoltà politiche ed economiche. La repubblica italiana si governa secondo i principi della libertà, della giustizia sociale e della cooperazione internazionale ed è logico ch’essa si trovi sullo stesso fronte di difesa dell’occidente, in cui si trova la democrazia francese che ha seminato nella storia tanti germi di libertà e di sviluppo della dignità umana.

Ma le vicissitudini dell’unione doganale, preziosa iniziativa del Conte Sforza, certe difficoltà di aggiustamento per il Piano Schuman, di cui abbiamo l’onore di ospitare l’illustre autore, le complicazioni dei problemi internazionali nei quali non fu sempre possibile sincronizzare i nostri atteggiamenti, rischiavano di vuotare di contenuto pratico il nostro impegno di cooperazione reciproca. Noi dobbiamo dunque un particolare ringraziamento ai nostri collaboratori, specie agli ambasciatori, e ai nostri alti funzionari che con diligente preparazione, hanno ripassato in rassegna tutti i problemi particolari, di cui si intessono i rapporti politici ed economici fra le nostre due nazioni e ci portano qui i risultati positivi del loro esame.

(Archivi Storici dell’Unione Europea, ASUE – Fondo Alcide De Gasperi, Affari Esteri, VIII, 1)