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La Conferenza sul futuro dell’Europa è stata lanciata il 10 marzo 2021 congiuntamente dal Parlamento Europeo, dal Consiglio dell’UE e dalla Commissione Europea, con l’obiettivo di favorire la partecipazione dei cittadini europei ai processi decisionali dell’Unione. Sulla base della Joint Declaration on the Future of Europe, l’iniziativa si è articolata attraverso la creazione di una piattaforma digitale interattiva multilingue, di “panel” di cittadini a livello europeo e nazionale, e di una Conferenza plenaria.
Attiva dal 19 aprile 2021, la piattaforma è stato il luogo dove i cittadini hanno potuto condividere e avanzare le proprie idee sugli argomenti maggiormente rilevanti per l’agenda europea: economia, giustizia sociale, lavoro, educazione, cultura, giovani, sport, trasformazione digitale, democrazia, valori e stato di diritto, sicurezza e ruolo dell’UE nel mondo, cambiamenti climatici e ambiente, salute e immigrazione. Gli input giunti alla piattaforma, oltre 17.000, sono stati raccolti dai “panel” europei e nazionali, e poi discussi nella Conferenza plenaria.
Ai “panel” europei, sono intervenuti 800 cittadini rappresentativi della varietà geografica e sociologica dell’UE. Il gruppo è stato suddiviso in quattro “panel” tematici di cittadini, ognuno composto da 3 sessioni deliberative nel corso delle quali sono state elaborate delle proposte da sottoporre alla Conferenza plenaria.
I “panel” nazionali sono stati realizzati da sei paesi membri (Italia, Belgio, Francia, Germania, Lituania e Paesi Bassi), con il coinvolgimento di organizzazioni della società civile e di cittadini. Le raccomandazioni prodotte sono state sottoposte anche in questo caso alla Conferenza plenaria.
Parallelamente, sotto l’ombrello della Conferenza per il futuro dell’Europa si sono svolti migliaia di altri eventi a livello locale, nazionale ed europeo.
La Conferenza plenaria è composta dai rappresentanti delle tre Istituzioni dell’UE (108 del Parlamento, 54 del Consiglio e 3 della Commissione), da 108 rappresentanti di tutti i parlamenti nazionali e da 108 cittadini: 80 rappresentanti dei “panel” europei, 27 membri di quelli nazionali, o di eventi legati alla Conferenza (uno per paese membro), e il presidente del Forum europeo della gioventù. Hanno partecipato anche 18 rappresentanti del Comitato delle regioni, 18 rappresentanti del Comitato Economico e Sociale Europeo, 6 rappresentanti eletti delle autorità regionali e 6 rappresentanti eletti delle autorità locali, 12 rappresentanti delle parti sociali e 8 rappresentanti della società civile.
Le riunioni plenarie della Conferenza si sono tenute presso il Parlamento Europeo a Strasburgo e sono state presiedute dai tre Co-Presidenti del Comitato Esecutivo, l’organo che ha vigilato sull’organizzazione del Convegno ed è formato dai rappresentanti delle tre Istituzioni dell’UE, con 3 membri ciascuna e 4 osservatori, e da osservatori della trojka presidenziale della Conferenza delle Commissioni Parlamentari per gli Affari Sindacali (COSAC). Il Comitato delle Regioni e il Comitato Economico e Sociale Europeo, insieme a organizzazioni partner della società civile, sono stati invitati come osservatori.
Il Segretariato Comune, composto da rappresentanti delle tre Istituzioni, ha coadiuvato il lavoro del Comitato Esecutivo, curando la preparazione delle riunioni della Conferenza plenaria e dei “panel” europei dei cittadini. Inoltre, il Segretariato Comune ha supervisionato la gestione della piattaforma digitale interattiva multilingue, riportandone i risultati conseguiti al Comitato Esecutivo.
L’esito dei lavori della Conferenza plenaria è stato il Rapporto finale presentato durante la cerimonia dello scorso 9 maggio 2022, con cui si è conclusa la Conferenza sul Futuro dell’Europa. Il Rapporto finale comprende le 49 proposte dei “panel” europei e le oltre 300 raccomandazioni dei “panel” nazionali, raggruppate per aree tematiche, ed è stato consegnato nelle mani della Presidente del Parlamento, Roberta Metsola, dal Presidente Emmanuel Macron a nome della presidenza del Consiglio, e della Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, a simboleggiare l’impegno delle tre Istituzioni a dare esito concreto agli orientamenti emersi nell’ambito della Conferenza sul Futuro dell’Europa in oltre un anno di attività.